Ma pazzesco questo fatto che in alcune partite la Lazio non fa un cacchio di niente per 75 minuti e poi, intorno all’80° cerca una reazione -inutilmente- su un passivo di 3 a 0.
Mentre sei con un occhio aperto e l’altro chiuso, volano stracci.

Non mi aspettavo ciò che ho visto domenica e ancora meno mi aspettavo tale risultato. 
Quindi, vi giuro, mi sento tipo Morgan spernacchiato a Sanremo da Bugo.
E’ tutto un “che succede, che succede Bugo!”

Allora, che dire, credo si sia definitivamente compreso, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la Lazio vive di momenti intensi e nulla cosmico, giunti a questo punto non resta che arrendersi davanti all’evidenza: ogni tanto in campo tirano fuori semplicemente il peggio di loro.
Io, confesso, non mi sento di schierarmi in maniera netta e assoluta contro Sarri, dopotutto la miglior formazione aveva buttato lì. 

Trovo che gli errori in questa disfatta siano nel mezzo: calciatori e mister.
Il match lo posso tradurre in gesti oggettivamente imbarazzanti, tipo non azzeccare un passaggio manco a pagarlo oro, cioè, vi prego…
Sbagliato l’atteggiamento perennemente indeciso, evidenti limiti dal punto di vista dello sviluppo emotivo, dei quali non puoi non tener conto nel momento in cui ti approcci contro una Roma che mordeva il campo.

Del resto….
Stendo un velo pietoso, perché TOP &FLOP con tutti FLOP non è una “considerazione” ma una GOGNA.
“Non è stato poi tutto sbagliato”, come canta Vasco Rossi.
E nell’ immenso disagio, salvo uno piccolo piccolo con la garra da gigante.
(Dal 64°) ROMERO: incredibile, il ragazzino, è stato l’unico a capire come si gioca il derby capitolino. 

Ad un certo punto si sono messi lì in coro a sbranarlo Sarri con toni da inquisizione spagnola, quando poi, “er pesce puzza dalla testa”, diceva sempre mia nonna.

Notando lo scivolone, bastava che qualcuno lo invitasse a scusarsi.

Abbiamo vissuto DECINE di scivoloni in questi anni e al clima da gogna in pubblica piazza ci siamo abituati, così come siamo abituati a sentire le minchiate di Tare nei pre-partita.
E non si è esplicitamente parlato di calciomercato estivo. 

Coerentemente con questa visione, ha ammesso: “Io via dalla Lazio? I tifosi possono stare tranquilli”.
Quindi, continuo a sperare sia proprio lui ad uscire dai cancelli di Formello perché, sono certa che, cambiare faccia bene soprattutto dopo il derby.
Evento che potrebbe ripetersi e onestamente, sempre da ignorante in materia, penso che la prossima sessione di calciomercato possa finire per portargli più danni che benefici.

PS, io ho gusti strani ma resto sempre dalla parte di Felipe Anderson.  
Alberto che si incazza sfiorando piccole risse e Luiz Felipe continuano a piacermi un sacco. 
Poi, per carità, la loro partita è stata super cringe. Lo ammetto.

Simplemente, Xoxo.

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